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Tra universale e personale, artisti in bilico tra le dimensioni

Sarah Faux, Closer | Courtesy © Sarah Faux e Capsule | Foto: © Brad Farwell


Capsule Venice presenta la seconda esposizione nella sua nuova sede veneziana, la collettiva a cura di Manuela Lietti ospita i lavori di tredici artisti internazionali, Morehshin Allahyari, Ivana Bašić, Leelee Chan, Nicki Cherry, Sarah Faux, Elizabeth Jaeger, Emiliano Maggi, Lucy McRae, Kemi Onabulé, Catalina Ouyang, Bryson Rand, Marta Roberti e Young-jun Tak, molti dei quali alla loro prima collaborazione con Capsule. Hovering, titolo della rassegna che può significare anche “in bilico", si riferisce al concetto di sospensione tra compiuto e incompiuto, tra essere e divenire, tra potenziale inespresso e chiara manifestazione propri delle pratiche artistiche di coloro che ricercano l’essenza della nostra contemporaneità ai confini tra genere, corpo e spazio. Le espressioni di “in-betweenness” (essere tra) presenti in mostra sono molteplici e non intendono necessariamente realizzarsi in un’unica sintesi, ma bensì attivare una dialettica circolare in cui ambivalenza e contingenza sono il registro ontologico per eccellenza e il tema del corpo, considerato a livello microscopico o macroscopico, diretto o indiretto, ricorre costantemente, fino a diventare una sorta di membrana semipermeabile capace di espandersi, adattarsi ed esistere simultaneamente come Sé e Altro da Sé.



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